Medico e confidente

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Medico e confidente: così si migliora l’aderenza alle terapie1

“Aderenza” è un termine usato per descrivere la misura in cui un paziente si attiene alle istruzioni o alle raccomandazioni fornite da un operatore sanitario in riferimento a un certo disturbo.1

La scarsa aderenza alla cura rappresenta quindi un abbandono precoce e inopportuno del trattamento. I motivi possono essere diversi: il timore di eventuali effetti collaterali dei farmaci, un miglioramento dei sintomi (legato all’assunzione del farmaco) che porta a sospendere troppo presto la terapia, a volte una scarsa comprensione relativa alla necessità di seguire la terapia in modo continuativo o ancora la complessità della cura, con troppi farmaci da assumere ogni giorno.2

Come evitare che ciò accada?

Innanzitutto, è di fondamentale importanza che tra medico e paziente ci sia un dialogo costante, che consenta al paziente di comprendere a fondo la natura e le conseguenze della malattia, motivandolo a seguire le indicazioni del proprio medico.1

L’importanza della comunicazione tra medico e paziente è nota da decenni, ma non è ancora ottimale.1

Riporre la fiducia nel proprio medico

Da un lato è importante che il paziente conosca la propria condizione e sia collaborativo nella gestione della cura, rivolgendosi con fiducia al medico per dissolvere ogni dubbio o timore.2 Ad esempio, sono ancora pochi i pazienti che si sottopongono all’automonitoraggio domiciliare della pressione oppure che, pur facendolo, comunicano tali risultati al proprio medico curante.3

Pianificare un trattamento efficace

Dall’altro lato è necessario che il personale sanitario metta in campo strategie efficaci per ridurre l’abbandono precoce dei trattamenti da parte del paziente.4

Una ricerca australiana, l’“Hypertension Adherence Program in Pharmacy”, ha riscontrato maggiore aderenza con un pacchetto di interventi guidati che comprendeva: il monitoraggio della pressione arteriosa, la formazione dei pazienti sull’automisurazione, interviste motivazionali, una revisione di efficienza dei farmaci e un promemoria per le prescrizioni mediche.4

L’importanza della comunicazione4

Dal punto di vista della comunicazione sarebbe ottimale, per quanto riguarda il medico:4

  • esprimere empatia;
  • trattare il paziente come un partner nelle decisioni di gestione;
  • valutare le aspettative del paziente sul trattamento e motivarlo;
  • discutere le conseguenze dell’eventuale mancata aderenza.

Per ciò che concerne il paziente, quest’ultimo dovrebbe:4

  • chiedere informazioni rispetto alle opzioni di trattamento;
  • concordare con il medico un iniziale piano di intervento;
  • verificare eventuali effetti collaterali della terapia;
  • comprendere a fondo i rischi e i benefici del trattamento e di una sua interruzione.

Riferimenti

1. Turner JR et al. Patient and Physician Adherence in Hypertension Management, Journal of Clinical Hypertension. 2013; 15(7): 447-452.

2. Ryan RE et al. Interventions to improve safe and effective medicines use by consumers: an overview of systematic reviews. Cochrane Database of Systematic Reviews. 2014; 4: CD007768.

3. Medea G and Parretti D. Progetto App.Ter: sostenere l’aderenza e la continuità terapeutica nella cura dell’ipertensione arteriosa in Medicina Generale. Rivista Società Italiana di Medicina Generale. 2015; 5:3-9.

4. National Heart Foundation of Australia, Guideline for the diagnosis and management of hypertension in adults – 2016, Melbourne: National Heart Foundation of Australia, 2016.

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