Talvolta, anche in medicina, due principi attivi sono meglio di uno: la loro associazione, insomma, permette di ottenere maggiori benefici.1 Spetta ovviamente al medico stabilire se, quando e come ricorrere a questa strategia, che in alcuni casi può essere di notevole utilità e praticità.
Come accennato, però, la scelta è del medico, che deve tenere conto delle necessità di ogni individuo e di eventuali altre terapie in corso.
Riferimenti
1. Dalla Valle C and Bilato C. Il ruolo della terapia di associazione per il controllo lipidico in prevenzione secondaria. Giornale Italiano dell’Arteriosclerosi. 2019; 10(3):31-39.