Marisa, casalinga di 53 anni, deve prendere la sua pastiglia per la pressione. Va in bagno e appena apre l’armadietto dei farmaci viene investita da alcune confezioni, che cadono a terra. In effetti erano un po’ stipate e in bilico.
“E ora, come faccio a non prendere una delle medicine di mio marito?”, dice tra sé Marisa.
Ma subito si rincuora: “Per fortuna il problema non si pone: anche se lui non condivide il mio stratagemma, faccio bene a scrivere sulla scatola la dose… Ecco, così ho trovato subito la mia scatola!”
QUAL È L’ERRORE DI MARISA?
Numero 2!
L’ADERENZA RICHIEDE METODICITÀ E ORGANIZZAZIONE, ANCHE NEI DETTAGLI APPARENTEMENTE SECONDARI.
Nell’armadietto dei farmaci di Marisa c’è troppo disordine. I farmaci devono essere sempre ben visibili e ordinati: in questo caso l’impressione è che siano accatastati in maniera approssimativa e grossolana. Se poi conservati correttamente e in modo sicuro (per esempio fuori dalla portata di eventuali bambini), potrebbero anche essere tenuti in luoghi più comodi (in cucina). Scrivere annotazioni sulla confezione non è un errore, se può essere utile, anche se per svariati motivi sarebbe preferibile ricordarsi almeno il nome dei farmaci che si stanno assumendo.