Insieme all’aderenza terapeutica, la prevenzione primaria e secondaria ha un ruolo chiave nella gestione delle malattie cardiovascolari.
È importante quindi, innanzitutto, darne una corretta definizione.
La prevenzione primaria mira ad evitare l’insorgenza di malattie cardiovascolari agendo sui fattori di rischio e promuovendo stili di vita sani. Una corretta alimentazione, l’attività fisica regolare, il non fumare e il controllo del peso corporeo sono aspetti importanti che vanno considerati lungo tutto il corso della vita, per prevenire comportamenti non salutari a partire dall’infanzia e adolescenza, ridurre il rischio di insorgenza di patologie nell’adulto e arrivare a un invecchiamento sano e in attività.1
Questo approccio coinvolge, quindi, interventi che vanno oltre la promozione della salute a livello individuale e sociale, e riguardano aspetti più ampi, come la creazione di politiche e programmi che possono influenzare, ad esempio, gli ambienti in cui le persone vivono e lavorano e la costituzione di percorsi di cura personalizzati, da parte dei medici, per i soggetti potenzialmente a rischio di sviluppare queste patologie.1
La prevenzione secondaria si concentra, invece, sull’adozione di interventi mirati per pazienti che hanno già avuto un evento cardiovascolare o che sono comunque affetti da una cardiopatia, al fine di evitare complicanze e recidive. 1
Rientrano in questa, quindi, il monitoraggio regolare delle condizioni cliniche, l’adozione di terapie farmacologiche a lungo termine, l’educazione sanitaria dei pazienti e dei loro familiari per una migliore gestione della patologia e programmi di riabilitazione cardiologica per promuovere il recupero funzionale e migliorare la qualità di vita e la prognosi dei pazienti.1
Sia nella prevenzione primaria che in quella secondaria delle malattie cardiovascolari è fondamentale promuovere, da parte del medico:
Questi strumenti, insieme alla diagnosi precoce di cardiopatia e/o vasculopatia, in soggetti a rischio, asintomatici e apparentemente sani, può consentir loro di sottoporsi immediatamente alle cure necessarie, migliorando così la prognosi della patologia, la qualità e l’aspettativa di vita.1
Bibliografia
1. “Prevenzione delle malattie cardiovascolari lungo il corso della vita”
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3128_allegato.pdf