Nella gestione delle malattie cardiovascolari, l’evoluzione dei trattamenti farmacologici ha indiscutibilmente migliorato i risultati complessivi nella qualità di vita dei pazienti. Tuttavia, l’aderenza alla terapia e uno stile di vita sano restano componenti essenziali nel determinare il successo e l’efficacia del trattamento, tanto nella prevenzione dell’insorgenza delle malattie, quanto nella gestione di eventuali complicanze ad esse associate.1
Diversi fattori personali e motivazionali vanno a determinare uno stile di vita “sano” e dipendono, a loro volta, in modo indissolubile dal rapporto con il proprio medico curante.
Tra questi:
Definita come la conoscenza, la motivazione e le competenze delle persone nell’accedere, comprendere e applicare le informazioni sanitarie per formulare giudizi, prendere decisioni o assumere comportamenti nella loro vita quotidiana, l’alfabetizzazione sanitaria svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nell’aderenza alla terapia prescritta. Bassi livelli di alfabetizzazione sanitaria sono associati a uno scarso controllo dei fattori di rischio e ad una minore aderenza alla terapia.
La consapevolezza della malattia e dei suoi rischi, da sola, non è sufficiente a favorire un cambiamento duraturo delle abitudini e dei comportamenti, mentre l’empowerment, ossia l’acquisizione, da parte di ogni individuo, del controllo sulle decisioni e sulle azioni che influiscono sulla salute, è un aspetto fondamentale. Il paziente non è più colui a cui viene prescritta una terapia ma, attraverso le sue scelte e l’adozione di stili di vita virtuosi, mediante l’eventuale ausilio di strumenti digitali e programmi di autogestione, può esercitare il controllo sulla propria condizione di salute, favorendo a lungo termine l’aderenza alla terapia ed ai cambiamenti dello stile di vita.
Un’alimentazione sana, varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine principalmente di origine vegetale, pesce, acidi grassi insaturi e la riduzione del consumo eccessivo di sale possono avere un impatto significativo sulla salute cardiovascolare. Anche mantenere un peso corporeo ideale è un fattore importante nella prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari, dato che l’eccedenza ponderale rappresenta uno dei fattori di rischio che maggiormente può condizionare la salute e la qualità di vita di ogni individuo.
L’esercizio fisico regolare è uno dei pilastri della salute cardiovascolare. Una costante e regolare attività fisica, infatti, promuove la riduzione del peso corporeo e il corretto equilibrio glico-metabolico, ed è associata a riduzione della frequenza cardiaca, miglioramento della rigidità arteriosa e riduzione pressoria. La quantità e la frequenza dell’attività fisica variano per fasce di età e stato di salute individuale. Nelle recenti linee guida delle Società Europee, sia di cardiologia che di ipertensione arteriosa, vengono raccomandati, a livello generale, almeno 30 minuti di attività fisica moderata aerobica (camminata, corsa, bicicletta, nuoto) per 5-7 volte alla settimana o, alternativamente un’attività fisica intensa 2-3 volte alla settimana.
Il fumo è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari. Smettere di fumare può migliorare notevolmente la salute cardiovascolare e l’efficacia della terapia.
Lo stress cronico può avere effetti dannosi sul cuore. Di conseguenza, qualunque modifica nel proprio stile di vita che preveda il rilassamento e il benessere mentale è cruciale per la salute generale ed è un obiettivo di prevenzione per le persone ad alto rischio di malattie cardiovascolari o con una storia pregressa di queste patologie. Sebbene i dati scientifici siano modesti, in termini qualitativi e quantitativi, l’adozione di tecniche di riduzione dello stress come la meditazione, lo yoga, la mindfulness o l’impegno in hobby può integrare la terapia e migliorare la qualità di vita degli individui.
Oltre a comprendere l’importanza dei farmaci prescritti, per ottenere risultati terapeutici positivi, è essenziale incorporare i programmi terapeutici nella routine quotidiana, mantenendo una comunicazione aperta con il medico, con eventuali caregiver e operatori sanitari. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra la necessità di prendersi cura di sé e il bisogno di mantenere una qualità di vita soddisfacente. Mantenere comportamenti sani e un regime terapeutico nel tempo, è sicuramente impegnativo, ma la fiducia nell’importanza della persistenza è cruciale per ottenere buoni risultati.
Affrontare tutti questi punti è fondamentale per ottenere un successo a lungo termine nella gestione della propria patologia e l’adozione di uno stile di vita sano non solo integra gli interventi medici, ma consente di assumere, a livello personale, il controllo della propria salute cardiaca e migliorare, di conseguenza, il proprio stato di benessere generale.
Bibliografia
1. “Prevenzione delle malattie cardiovascolari lungo il corso della vita” https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3128_allegato.pdf
2. Pedretti RFE, et al. How to optimize the adherence to a guideline-directed medical therapy in the secondary prevention of cardiovascular diseases: a clinical consensus statement from the European Association of Preventive Cardiology. Eur J Prev Cardiol. 2023 Jan 24;30(2):149-166. doi: 10.1093/eurjpc/zwac204.