Cos’è l’ansia? Qualcuno potrebbe rispondere che è un modo di essere, una condizione, un disagio, un sentimento… L’ansia è innanzitutto una reazione o, se si vuole, uno stato di allerta naturale.1
Di fronte a uno stimolo imprevisto o a un pericolo, infatti, il cervello valuta istantaneamente il da farsi, che si traduce in due sole opzioni: affrontarlo, ossia combattere, o allontanarsi.
L’ansia può essere considerata come quel catalizzatore che permette di mobilizzare immediatamente tutte le risorse necessarie a gestire una situazione.1 Di per sé, quindi, l’ansia è un elemento favorevole.1,2
Diventa invece negativa quando non è proporzionata alla situazione: in questo caso si genera confusione, l’individuo non sa più cosa fare e se manca del tutto l’autocontrollo può scatenarsi il panico.1,2 Non solo. L’ansia può indurre somatizzazioni, ossia può causare disturbi fisici: esempi classici sono aumento della sudorazione, tachicardia, aumento della pressione arteriosa, tremori, e così via.1
Innanzitutto, imparare a conoscersi: l’ansia è comune, ma è spesso non trattata.3
Una combinazione di fattori può portare una persona a sviluppare ansia: storia familiare di patologie mentali, momenti di stress (cambio di lavoro, trasferimento, perdita di una persona cara, problemi familiari o relazionali), problemi di salute o abuso di sostanze.3
Diversi professionisti sanitari (come medici di famiglia, psicologi e psichiatri) offrono diversi tipi di servizi e trattamenti per l’ansia.3
Riferimenti:
1. Tortora R and Caldera P. Che cosa è l’ansia: basi biologiche e correlazioni cliniche. 2008; Pacini Editore. https://www.pacinimedicina.it/wp-content/uploads/25594_interno-3B-1.pdf
2. Beghetto RA. How Times of Crisis Serve as a Catalyst for Creative Action: An Agentic Perspective. Front. Psychol. 2021; 11:600685.
3. Reavley N, et al. A guide to what works for anxiety. Beyond Blue. 2020. https://www.beyondblue.org.au/docs/default-source/resources/484150_0220_bl0762_acc.pdf