Ipertensione agli esordi. Quando la pressione alta non è (ancora) ipertensione.

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La pressione arteriosa è di importanza vitale, perché il sangue deve essere sotto pressione per raggiungere tutti gli organi, attraverso i vasi sanguigni. Quando il cuore si contrae (fase cosiddetta sistolica) spinge il sangue nelle arterie, e la pressione aumenta in modo importante; quando il cuore si rilassa (fase cosiddetta diastolica) si riempie di nuovo di sangue, e nelle arterie la pressione diminuisce.1  La lettura della pressione sanguigna ha quindi due numeri: il primo misura la pressione nelle arterie quando il cuore si contrae (pressione sistolica o massima), il secondo indica la pressione nelle arterie tra un battito e l’altro (pressione diastolica o minima). La pressione arteriosa è considerata normale con valori 120-129/80-84. mmHg.1

Le linee guida 2023 della Società Europea dell’Ipertensione (ESH), definiscono pressione normale alta la pressione pari a 130-139 mmHg di massima e 85-89 mmHg di minima, e consigliano il trattamento farmacologico solo quando questi valori sono associati a CVD conclamata, in particolare la CAD, perché ha un effetto protettivo, anche se limitato ad alcuni esiti dipendenti dalla BP e ristretto a pazienti con rischio CV molto elevato.2 In pratica, questi valori pressori tendenti al limite alto sono considerati come un “campanello d’allarme” per il paziente, che dovrà iniziare dei cambiamenti nel proprio stile di vita, quali l’acquisizione di sane abitudini alimentari e di attività fisica, e un regolare controllo della pressione dal proprio medico di fiducia.2

Mantenere la pressione arteriosa nella norma è importante, perché l’ipertensione è uno dei più rilevanti fattori di rischio cardiovascolare ed è responsabile di un’elevata incidenza di complicanze coronariche e cerebrovascolari (quali infarto ed ictus) e di complicanze renali.2

Sintomi, cause e fattori di rischio

L’ipertensione, di solito, si sviluppa lentamente e spesso non provoca sintomi. La maggior parte degli ipertesi, infatti, non avverte alcun disturbo, e solo in caso di valori pressori molto alti si possono manifestare mal di testa, disturbi della vista, vertigini o stanchezza, che indicano che qualcosa non va.3

Le cause che possono portare all’ipertensione sono numerose e le prime da annoverare sono la predisposizione familiare e l’avanzamento dell’età, su cui però non si può intervenire. Al contrario, numerosi sono i fattori che inducono l’ipertensione e che sono modificabili: la sedentarietà, il consumo di tabacco, il sovrappeso, lo stress e le abitudini alimentari scorrette, quali una dieta ricca di sodio e l’eccessivo consumo di bevande alcoliche.1,2

Una vita sregolata porta all’aumento del peso corporeo, e l’eccessiva deposizione di grasso nel tessuto adiposo, specialmente a livello addominale, è un problema grave. L’obesità viscerale, infatti, si associa a ridotta sensibilità cellulare all’insulina, aumento dei grassi nel sangue, ipertensione, infiammazione, squilibri dell’assetto ormonale e alterazione di alcuni fattori coinvolti nello sviluppo del diabete mellito, dell’aterosclerosi e di alcune tra le più comuni forme di cancro. Il tessuto adiposo, in realtà, non è un inerte magazzino di energia, ma un attivissimo organo endocrino in grado di produrre importanti molecole, chiamate adipochine, che regolano il metabolismo, il sistema endocrino ed immunitario, la proliferazione cellulare e probabilmente anche la fisiopatologia dell’invecchiamento.4

Uno stile di vita virtuoso

Uno dei principali segreti per proteggersi dall’ipertensione è riportare o mantenere il proprio peso corporeo nella norma e questo è facilmente realizzabile con uno stile di vita virtuoso. Quando si parla di stile di vita “virtuoso” si sottolinea l’importanza di un’alimentazione corretta e dell’abitudine all’attività fisica. Innanzitutto, è fondamentale una dieta sana ed equilibrata, come quella mediterranea.2 Ad oggi, numerosi studi scientifici e pubblicazioni riconoscono nello stile di vita alimentare ispirato alle tradizioni dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo un modello di alimentazione equilibrata, capace di influire positivamente sulla nostra salute.2

Ad un’alimentazione corretta bisogna sempre associare un’attività fisica regolare. Secondo le linee guida ESH 2023, uno stile di vita fisicamente attivo e un esercizio fisico regolare hanno effetti positivi su molti fattori di rischio cardiovascolare, a tutte le età e sessi. Riduzioni della pressione arteriosa e benefici cardiometabolici sono stati segnalati anche con attività fisica a bassa intensità (6 minuti ogni ora) in persone altamente sedentarie.2

L’approccio terapeutico non farmacologico è valido non soltanto agli “esordi” dell’innalzamento della pressione arteriosa, ma anche nelle fasi più avanzate, ossia quando si parla di ipertensione vera e propria. L’unica differenza è che, nel secondo caso, risulta fondamentale aggiungere – non sostituire! – una terapia farmacologica.2

Prepararsi alla visita medica

Uno stile di vita sano è sempre la scelta giusta ed è di grande aiuto fisico e psichico2… e non è nemmeno necessaria una ricetta medica! In caso di sospetta pressione alta, è importante che il primo interlocutore sia il vostro medico di fiducia. Gli appuntamenti possono essere brevi e spesso c’è molto da discutere, una buona idea pertanto è arrivare ben “preparati” alla visita. Non sono necessarie, ovviamente, preparazioni speciali per controllare la pressione sanguigna; tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti che potrebbero essere d’aiuto ai fini di rendere l’incontro col medico più efficace. Ecco qui alcune dritte:

annotare qualsiasi sintomo, incluso quelli che possano sembrare irrilevanti;

raccogliere le informazioni personali “chiave”, come i casi di ipertensione in famiglia, l’eventuale presenza di malattie croniche come colesterolo alto o diabete, patologie cardiache, ictus;

riportare tutti i principali fattori di stress o cambiamenti di vita recenti;

preparare la lista di tutti i farmaci assunti;

appuntare le domande da rivolgere al medico;

a volte può risultare difficile ricordare tutte le informazioni fornite durante una visita medica, essere accompagnati da un familiare o un amico può essere d’aiuto.

Approfittate del vostro medico, prendete il consiglio a cuore!

Riferimenti:

1.BLOOD PRESSURE UK. INTRODUCING HIGH BLOOD PRESSURE. https://www.bloodpressureuk.org/media/bpuk/docs/IntroducingHighBP_Web-%283%29.pdf. Ultimo accesso Settembre 2023

2. Mancia G, et al. 2023 ESH Guidelines for the management of arterial hypertension. J Hypertens. 2023. doi: 10.1097/HJH.0000000000003480. Online ahead of print.

3. Bakris GL. Ipertensione. 2022. MSD MANUAL. https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-dell-apparato-cardiovascolare/ipertensione/ipertensione?query=ipertensione. Ultimo accesso Settembre 2023.

4. Laviola L, et al. Il tessuto adiposo viscerale: fisiopatologia e modulazione farmacologica. Il Diabete.  2007; 19(2):76-84.

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